A Shanghai la polizia funziona. Il più o meno sta per il fatto che non fa rispettare la legge.
Oggi sono stato a ritirare un pacco speditomi dal capo di una stazione di polizia, che ha ritrovato alcuni degli oggetti di cui avevo fatto denuncia di furto. Purtroppo, tra la parte del ladro e la tangente a lui dedicata (al capo della polizia), mi sono tornati solo il cellulare e i documenti italiani che avevo nel protafoglio. Insomma, solo la roba che un cinese non potrebbe ricettare.
Beh, meglio di niente, credo che in Italia non avrebbero mai ritrovato nulla. Continuo comunque a pregare per una morte atroce del ladro.
P.S: tutti gli articoli su sei colonne delle maggiori testate giornalistiche mondiali, circa la violenza della polizia cinese, sono vaccate. Qui si può commettere ogni genere di reato, furti, ricettazione, vendite illegali, prostituzione, che tanto non frega niente a nessuno. Certo, omicidio, spaccio e manifestazioni pro-Tibet sono vietate, ma tant'è. A meno che non vai dai poliziotti a prenderli a schiaffi, questi non ti filano nemmeno.
giovedì, ottobre 23, 2008
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