Beh, oggi, dopo essermi finalmente abituato all`aria di Kyoto, sono riuscito a vedere un bel po` di cose.
Con la metro, qui in Giappone inspiegabilmente costosissima (un paio di euro a corsa), mi dirigo al Palazzo Imperiale, la vecchia dimora dell`imperatore quando Kyoto era ancora capitale del Giappone. I giardini interni sono subito molto carini, gli spazi molto ampi. Arrivo di fronte all`ingresso delle stanze imperiali e mi viene detto che serve un permesso rilasciato da non so quale ufficio per entrare. Tre minuti e mi rendo conto che questo edificio si trova all`interno del palazzo stesso.Facciamo come dicono i nippi, prendiamo il visto ed entriamo. L`unico peccato e che la visita in inglese sarebbeiniziata solo due ore dopo.
Vado allora, sempre con la costosissima metro, al castello di Nijo, non molto lontano. Bellissimo. Intendo il meraviglioso cartello con la scritta "Today the Nijo castel is closed". Tenetevelo, il vostro castello di merda.
Torno verso il palazzo imperiale, fermandomi a mangiare in un ristorantino tipico, dove con poco meno di 1000 yen si mangia sushi fino a rimepirsi.
Arrivano le due del pomeriggio e comincia la visita al Palazzo Imperiale. Molto belli gli interni, le parti antiche, i vari tempietti sparsi all`interno. E i giardini. In Giappone ci sono i migliori giardini del mondo. Alcuni sono quelli di Kyoto.
Finita la visita passo ad un altro tempio, il Ginkakugi, che si trova su una collinetta fuori citta. Anche li, la quantita di giardini e molto superiore alla media, e fotografarli al crepuscolo e fantastico.
Trovo poi per caso la strada che porta al tempio di Eikan-do, chiamata "Il percorso della filosofia". E` una via che ispira al pensiero, attraverso i piu suggestivi sobborghi di Kyoto. Sfortunatamente alle cinque del pomeriggio il tempio aveva già chiuso. Pazienza.
Adesso, dopo un altro ristorantino tipico, doccia; e poi si decide che posto vedere stasera.
martedì, gennaio 20, 2009
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2 commenti:
l'hai fotografato il cartello??? hihi cazzo che sfiga però
No, non l`ho fotografato. Però posso garantirti che è diventato il cartello più insultato della mia vita.
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