Appena arrivo all`aeroporto di Kansai, ad Osaka, si vede subito la superiorità degli aeroporti nipponici in confronto a quelli cinesi. Anzitutto cura nel dettaglio, comfort, e ambiente decisamente meglio organizzato.
Da li prendo un treno e mi dirigo a Kyoto, la prima città del mio viaggio. Il treno è molto comodo, non ci sono problemi o ritardi, anzi, arrivo con mezz`ora di anticipo. In Italia, manco se vendi l`anima al diavolo. Al massimo ti limiterebbe il ritardo a cinque minuti.
Uscito dalla stazione, mi dirigo all`albergo, e siccome la mia mappa del luogo fa schifo, non ho la minima idea di dove mi trovo. Fortunatamente, in Giappone, quasi chiunque mastica quelle quattro parole di inglese. Certo, finora un discorso decente sono riuscito a farlo solo con due turisti francesi e un americano, ma i giappi si fanno capire, e capiscono. Un punto a loro contro i cinesi.
Siccome val la regola che non è tutto oro quel che luccica, di cose che mi spingerebbero a dar fuoco alla città ne ho già trovate un paio. Qui in Giappone è possibile utilizzare la cartadi credito quasi ovunque, esclusi i negozietti a conduzione familiare, in cui è ovviamente necessario del contante. Contante molto difficile da trovare. Di seguito quella che chiamerò "L`Odissea del contante".
Cerco una banca, sicuro di trovarne una. In fondo, in Cina c`é una banca ad ogni sputo. Qui nemmeno l`ombra. Tutte le banche erano chiuse. Trovo normale che alle nove di sera una banca sia chiusa, ma se sei la banca del Giappone, perchè non hai un merdosissimo sportello ATM attivo sempre? Bestemmio, vado alla banca successiva, stessa storia, bestemmio ancora. Un turista americano mi dice che nei supermarket è presente sempre un ATM a cui prelevare. Che bello.Arrivo al supermarket. Vado all`ATM. Solo le carte giapponesi funzionano. E giù altra bestemmia. Ne giro tre. Tre bestemmie. Mi stufo, decido di andare a dormire senza mangiare, anche perchè avevo finito le bestemmie e non sapevo più cosa dire al prossimo ATM. Forse per disperazione, entro in un diverso supermarket, fortunatamente li il bancomat accetta la VISA. Prelevo 10000 yen, perchè la macchinetta li aveva finiti, compro quella che sarà la mia cena, e me ne torno in albergo, stanco e scazzato, tipo verso alle dieci di sera.
Adesso devo progettare l`itinerario di domani, e confido che visitando alcuni fra i templi più belli del mondo, le cose migliorino. In fondo son venuto qui per cancellarmi dalla testa tutto ciò che della Cina mi fa schifo, non voglio trovare schifezze anche qui.
Alla prossima.
lunedì, gennaio 19, 2009
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